Serena, scrittrice
Formata dalle letture e dalla cultura familiare ho maturato fin dall’adolescenza l’interesse per la scrittura e per l’immagine. Ho scritto poesie e racconti. Mi sono appassionata di cinema. Ho vissuto l’esperienza giornalistica iniziando a scrivere sul periodico veneziano Il Rinnovamento. L’esperienza come segretaria dell’associazione Italia Urss ha allargato le mie possibilità di comunicazione con gli altri, con scambi poetici e proiezioni di film dei grandi registi russi. L’incontro con la traduzione dal francese di Port Royal di Saint Beuve è stato formativo.
Tutte le attività molteplici che ho scelto prima e dopo, per curiosità o per necessità, ruotavano sempre intorno a un centro ispirativo: l’immagine sia poetica, sia psicologica, sia artistica e un fondale di ideali di giustizia sociale e umana. In questo legata con un filo profondo alla produzione artistica della mia gemella Valeria.
Ho sentito il mio tempo e l’ho vissuto intensamente. Tutto ciò non poteva non riflettersi sulla visione e sulla scrittura. L’incontro con la Scuola mi ha fatto conoscere il territorio romano, così come avevo conosciuto in gioventù quello veneto con la militanza attiva nel partito comunista. Non solo. Mi ha fatto entrare nel mondo giovanile più fresco, più spontaneo, più naif e nel suo contesto storico geografico.
Con la maturità dalla poesia sono passata anche al romanzo; sono due filoni separati, ma nel mio stile hanno in comune il ruolo importante dell’immagine.